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Note
(1) Conto del tesorier generale.
(2) Monsignor di Montigian, e monsignor di Termes che occupavano le case del generale Sebastiano Ferreri (stipite degli antichi e del moderno principe di Masserano), situate nella parrocchia di Santa Maria. Prima della guerra abitava nell’arcivescovado Gotier Lopez, ambasciadore di Carlo v.
(3) S.Carlo Borromeo fu alloggiato in casa della conlessa di Pancalieri. V. informazioni prese dal cardinale Lauro sull’utilità della vendita del palazzo arcivescovile. Questa vendita non fu stipulata che il 12 febbraio 1583, ed approvata il 14 dicembre 1584. V’era allora il progetto di costruire col prezzo della vendita (12ꞁm. scudi, cresciuti poi fino a 15ꞁm.) un altro palazzo arcivescovile sulla piazza di San Giovanni, di fronte al duomo.
(4) V. Storia di Torino, voi. i, 260.
(5) Inventaire du chateau de Turin.
(6) Conto del tesorier generale Valle.
(7) Pasero ed i padri Robiolio e Ballada avevano perfino cercato di persuadere all’Inquisizione di Roma che per arie magica il Cauda scopriva i segreti de’ gabinetti de’ principi, e li rivelava al duca; ond’era ventilo l’ordine al padre inquisitore di procedere contro al Cauda. Ma il duca non lo permise.
(8) Memoria sulle calunnie nere ed esecrabili contro alli presidenti Cauda, Ruffino, ecc. Archivio di corte.
(9) Questo si ha dalle storie del Castiglioni medesimo, il quale delincando il ritratto del Pasero, lo chiama: amatore di novità, di spirito inclinato ai risentimenti, dedito alle vendette, pronto alle violenze.— Archivi di corte.