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capo sesto | 429 |
S’unì il Senato coi togati della Camera. Il Gioia condannato ad essere squartalo a coda di cavalli, previa emenda ed applicazione dalle tanaglie infuocate, fu strozzato invece segretamente nel suo carcere. Il monaco fu condannato similmente a morte e giustiziato in carcere ed appiccato poscia per un piede al patibolo pubblicamente. Una colonna infame fu eretta alla memoria di Gioia sul luogo stesso del patibolo, e dicea così:
1648 28 GENNAIO
ALL’INFAME ED ESECRABILE MEMORIA
DI GIOVANNI ANTONIO SOLIVO DETTO PER SOPRANNOME
GIOIA
CONDANNATO ALL’ULTIMO SUPPLICIO PER
AVER COSPIRATO NELLA VITA DI MADAMA REALE
E DI S. A. R. NOSTRO SIGNORE.
Il monaco fu giustiziato assai tempo dopo.
Essendo Sillano, Gioia e il monaco persone confidenti de’ principi, si menò gran rumore e delle accuse e delle pene, e se ne parlò, secondo l’affetto, diversamente. I principi ne pigliarono grande alterazione e si dolsero con Madama Reale di non aver potuto veder gli alti del processo, dell’essersi nella