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426 | libro terzo |
principi in luogo della reggente. Che i principi sorridessero a queste disposizioni de’ loro fautori sì può credere facilmente, poichè ed il comando loro piaceva, ed essi credevano di meritarlo. Ma del rimanente niuna parte pigliavano nelle macchine che i loro fautori andavano invaginando per condurre a buon fine cotali desiderii, sebbene per la natura stessa della cosa, trattandosi di fatti, dai quali vantaggio loro tornava, il nome d’essi principi si trovasse sgraziatamente, e senza loro colpa mescolato in pratiche disgustose.
Sul finire del 1647 si pubblicavano a Mondovì dalla stamperia Rosso e Gislandi due almanacchi pel 1648, uno piccolo chiamato Almanacco Astrologico, l’altro grande chiamato Accademia Planetaria, Quest’ultimo contenea varie predizioni, e tra le altre quella della morte di Madama Reale e del duca suo figliuolo; adombrandosi Madama Reale sotto ai nomi, ora di Venere or di Cibele.
Siffatta predizione, ravvisata subito, dietro al velo trasparente che serviva a segnalarla piucchè a nasconderla, destò la vigilanza del governo, tanto più perchè i tempi che correvano erano pieni d’odio e di sospetto per le recenti e non rimarginate piaghe della guerra intestina. Cercossi chi fosse l’autore dell’almanacco, e si riseppe essere un monaco della Consolata, di nome Giovanni Gandolfi.