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410 libro terzo

retrocamera (retrait). La cappella, con un sito attiguo (retrait) dove si custodivano la cera e le spezierie; due guardarobe, la panatteria, la bottiglieria, le cantine, la larderia dove si conservavan le grasce.

V’erano infine dodici o quindici altre camere e retrocamere pel maggiordomo, per gli scudieri, e per le altre persone del servizio nobile e non nobile che aveano stanza in castello. Molte delle suppellettili ed arredi che vi si trovavano, erano contrassegnate co’nodi d’amore, e col motto fert, divise de’ principi di Savoia dal conte Verde in poi, ovvero erano divisate colla rotella, particolar emblema de’ principi d’Acaia.

Nella grande guardaroba delle tappezzerie si vedeano fra le altre cose dodici vesti pe’ paggi; ed erano rosse foderate di bianco colle maniche ricamate d’argento con tre mazzette.

Dopo la morte di Ludovico principe d’Acaia, Amedeo figliuolo primogenito del duca Amedeo viii, e suo luogotenente generale al di qua dai monti ebbe dal padre, e fu la prima volta che si desse, il titolo di principe di Piemonte, e venne ad abitar in castello. Ma mentre dava di sè le più belle speranze, fu in giovanissima età colto da un morbo che in breve l’uccise nel 1431.

Fra le cose che avea seco, sono da notare varii libri divoti ed inoltre i Viaggi di Giovanni di Mandeville, il Romanzo della Rosa, L’Albero delle battaglie,