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libro terzo, capo quarto |
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che predicava. Era il giorno 7 di febbraio del 1751.
Compiuta la procession generale per l’aprimento dell’anno
santo, ascese il pergamo il padre Giambattista
Prever, dell’Oratorio, uomo veramente apostolico, pieno di zelo, e per tutta la città tenuto in concetto d’uomo santo.31 Pigliò per tema del suo discorso
il versetto: Variis et miris modis vocat nos Deus.
Finito l’esordio, ripetè il versetto e cadde morto.
Fu così viva e così universale l’opinione che fosse
santo che, stampatosene il ritratto, se ne spacciarono
in brevissimo tempo parecchie migliaia. Esposto
secondo l’uso il cadavere in chiesa, il popolo divoto
corse a furia a tagliargli i capelli e l’abito; né a
ciò contento, fece a pezzi il confessionale, e ne serbò
i brani come reliquia.32