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libro primo, capo terzo 35

di porta Doranea (o del palazzo), di porta Pusterla, di porta Nuova, di porta Marmorea.1

Nel 1600, con editto del 28 novembre, Carlo Emmanuele i partiva similmente la città in quattro quartieri, in ciascun de’ quali destinava una piazza d’armi, dove potessero far capo ed ordinarsi le genti da guerra.

Il primo quartiere stendevasi da porta Castello alla torre del comune ed a quella di S. Michele; la piazza d’arme era avanti al palazzo di città. Perlocchè convien ritenere, che si considerava come linea divisoria la Dora che dava il nome alla strada principale, e dividea la città per lungo in parte settentrionale e parte meridionale. Questo primo quartiere comprendea pertanto la parte nord-est della città.

Il secondo quartiere stendevasi dalla torre del comune e da quelle di S. Michele (piazza delle frutta), fino a porta Susina (quartiere nord-ovest); la piazza d’arme era avanti a S. Dalmazzo.

Il terzo quartiere era da porta Susina fino alla torre di Marignano (allo sbocco della via di S. Francesco); la piazza d’arme era avanti alla chiesa di S. Martiniano (quartiere sud-ovest).

Il quarto quartiere stendeasi dalle torri del comune e di Marignano sino a porta Castello: la piazza d’arme era avanti a S. Tommaso (quartiere sud-est).

Pochi anni dopo il medesimo principe cominciava il secondo ingrandimento della città verso mezzodì.