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capo quarto | 359 |
prima che cessò d’esserlo. Sant’Ippolito noi fu lungamente. Nel 1443 le parrocchie di Sant’Ippolito e di San Giovanni avendo pochissimi parrocchiani, furono soppresse e riunite alla parrocchia di Santa Maria de Dompno.2
La chiesa di San Giovanni, stala verosimilmente più volte prima distrutta e riedificata, ricostruivasi di nuovo nel 1395.3 Verso al 1462 il vescovo Ludovico di Romagnano insieme col capitolo allogavano a maestro Amedeo Albini, pittore d’Avigliana, una gran tavola da porsi all’altar maggiore, e questi la finiva sollecitamente, ed in gennaio del 1463 ricevea ducati d’oro 300 a conto di 400 che importava tutta l’opera.
Giovanni di Compeys, succeduto nella cattedra Torinese al Romagnano, costrusse il vasto e sodo campanile della cattedrale, sul quale ancor si veggono a breve altezza le insegne gentilizie del Prelato scolpite in marmo. Sul cader del secolo il cardinale di San Clemente ne continuò la fabbrica. In ottobre del 1720 il re Vittorio Amedeo ii, desiderando di finir quella torre secondo i disegni del Juvara, fe’ dar cominciamento ai lavori. Dovea la sommila adornarsi di colonne, di balaustri e d’altri fregi di pietra di Chianoc, e finire in una vaga piramide coperta di piombo, surmontata da una palla di rame colla croce, ed accompagnata da quattro minori piramidi o candelieri sorgenti dagli angoli del