Pagina:Storia di torino v2 cibrario 1846.djvu/35


capo secondo 31

data, e la falsa ortografia di Marchin in luogo di Marsin.

Merita gran compassione il tenue intelletto di coloro che si pensano disfar la storia disfacendo i monumenti o alterandoli. E merita gran biasimo la facilità con cui da gente improvvida o ignorante o codarda si manomettono o si mutan di luogo.

Il triplice viale, che guida alla chiesa, fu piantato dai Cappuccini nel 1689.

Verso al 1522 sorgeva presso alle fontane di Sta Barbara, il Lazzaretto degli appestati attiguo alla chiesetta di S. Rocco.

Ma oltre ai borghi di porta Doranea, di porta Pusterla e di S. Donato e Colleasca, de’ quali si ha memoria nel secolo xiv, s’erano, moltiplicando le abitazioni, formati altri due borghi, uno di poche case a mezzodì, tra la città e S. Salvano, l’altro insigne a levante, con portici, protendeasi dalla porta del Castello, ossia dal palazzo di Madama fino al fiume Po. Questi borghi, che faceano come una seconda città, vennero dai Francesi quasi interamente distrutti nel 1536, onde rendere Torino più forte.