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capo secondo | 331 |
ferite è dai morbi; or v’è pericolo in casa e fuori di casa. Solo è salute tendere al cielo. Ottimi consigli che i miei lettori ed io procureremo di se guitare
La sepoltura de’ padri era nella sagrestia. In un sepolcro attiguo al chiostro seppellivano gli Agostiniani tutti que’ che morivano nelle carceri, sia prima, sia dopo la sentenza; dimodochè il solo fatto di trovarsi prigioni quando esalavano l’ultimo fiato, accomunava la morta spoglia d’un innocente con quella d’un malfattore. Nel campanile s’era scavata la tomba per gli esecutori di giustizia.
Fra le persone illustri che fiorirono in questo convento, ricorderemo il padre lettore Giuseppe Antonio Busca, consigliere e teologo di Vittorio Amedeo ii, il padre Tommaso Verani, che sul declinare del secolo scorso scrisse alcuni opuscoletti di polemica teologica, ma sopra tutti Giacinto Della Torre, dotto illustratore del Dio del Cotta; orator eloquente, stato arcivescovo di Sassari, poi vescovo d’Acqui, ed in ultimo arcivescovo di Torino, nella quale ultima sede grandi servigi rendette alla religione, liberalissimi soccorsi dispensò ai poveri.
Nella chiesa di Sant’Agostino, addì 13 di febbraio del 1577, tennero adunanza i curati di Torino in presenza dell’arcivescovo onde consultare sui casi in cui è da negarsi la sepoltura ecclesiastica.