Pagina:Storia di torino v2 cibrario 1846.djvu/321

Capo Secondo


Uno de’ primi caffè di Torino. — Palazzo Druent, poi Barolo. Durezza e stravaganze di monsù di Druent. — Le Orfane. — Le Sapelline. — Sant’Agostino. Breve storia di questa chiesa e sue insigni memorie. Uomini illustri che vi fiorirono o vi sono sepolti. — San Paolo, ora Basilica magistrale. Memorie di questa chiesa e della confraternita di Santa Croce. — Un predecessore di Tom-Pouce. — Chiesa di San Michele. — Solenne entrata in Torino d’Arrigo iii, re di Francia e di Polonia nel 1574.


Nella via di San Dalmazzo, convien ricordare in faccia

alla portina di San Dalmazzo l’antico palazzo dei marchesi Biandrate di S. Giorgio; ivi nel 1714 un lai Forneris teneva il più antico, o almeno uno dei più antichi caffè che si sia aperto in Torino. Più in la, accanto al palazzo de’ magistrati supremi, trae gli sguardi il bel palagio de’ marchesi Falletti di Barolo, nobile sede della beneficenza: che così possiamo chiamarla, dopoché l’ultimo marchese Tancredi, di sempre grata ricordanza, e la