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310 | libro terzo |
continuamente facesser dimora, come dice il rescritto pontifìcio.
I primi che vennero col rettor maggiore Rcynaudi furono undici sacerdoti, e grande è stato l’affetto con cui cercarono di promuovere il culto di Maria Consolatrice; ne solo il dimostra il Santuario ripulito e adornato, la facciata e la piazza di cui procurano con ogni studio la formazione, ma ancora le tante imagini d’essa Vergine che i Missionari apostolici di questa congregazione portano e diffondon nell’India; e la chiesa che sotto al titolo di Maria Consolatrice fu dal padre Abbona, missionario apostolico ne’ regni d’Ava e Pegù, innalzala nel 1840 nel villaggio di Telai Chiacumin, e dove è gran concorso non sol di fedeli, ma eziandio di protestanti e di pagani, tratti a quella dolce esca delle promesse consolazioni. — E sien pur esse efficaci a intenerir que’ cuori, ad aprir quegli occhi alla vera luce di Cristo, a far fruttificare negli animi quella potente parola che mostra la diritta via, che regge i passi di chi erra per questo mortale pellegrinaggio, che li giudicherà nel di final del giudizio!
A mantenere il concorso del popol divolo a questo Santuario, mirabilmente conferiscono la frequenza e la pompa delle sacre funzioni; l’esposizione del SS. Sacramento in ogni sabbato; le quaranfore che si fanno tre volte l’anno, nella terza settimana dopo Pasqua dalla Compagnia di S. Giuseppe; addì 27,