Che se ci faremo a visitare la parte sotterranea
del saero edificio, troveremo sotto la cappella della
Consolata un sito illuminato da due finestre, e pulitissimo;
nel quale, dal lato sinistro di chi entra,
vedesi la tomba del cav. Carlo Ludovico Birago di
Roccavione, luogotenente maresciallo dell’Imperatore,
morto il 10 novembre 1710; più in là sotto
la finestra, il luogo nel quale gli Oblati raccolsero
le ossa prima sparse nel sotterraneo. Successivamente
il sepolcro della contessa Felicita Pergamo
Losa, che aiutò poderosamente la fabbrica del Santuario,
e morì nel 1699. Passando quindi sotto al
presbitero, in mezzo si scorge la tomba de’ Rev.mi
Rettori maggiori degli Oblati, ove riposa Giambatista
Reynaudi, uno de’ fondatori di questa Congregazione,
morto il 24 di dicembre del 1858 a Carignano.
A destra un sepolcro comune contiene gli
avanzi de’ monaci Cisterciensi, che giacevano secondo
il loro instituto prostesi sulla nuda terra; sulle altre
pareli s’aprono le tombe degli Oblati.21
Divotissimi di questo Santuario furono sempre i nostri principi, e frequente fu la pia loro visita, la generosa loro offerta alla Madre di consolazione. Ricorderò fra gli altri il re Vittorio Amedeo ii, il quale, oltre al passar la notte di Natale, salmeggiando co’ monaci, come racconta un’iscrizione conservata sul pianerottolo dello scalone del monastero, spessissimo vi si recava di buon mattino a sentir