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274 libro secondo

che s’apre alialo allo spedale di San Maurizio, appartenne ai principi d’Este, marchesi di Lanzo, dei quali Filippo sposò, nel 1570, Maria di Savoia figliuola legittimata d’Emmanuele Filiberto, e Francesco Filippo sposò Margarita figliuola naturale di Carlo Emmanuele i.

Questo palazzo fu nobilitato dell’ospitalità che vi si accordò nel 1578 a Torquato Tasso; il gran poeta scrisse in queste stanze il suo dialogo sulla nobiltà intitolato il Forno, nel quale introdusse per interlocutore Agostino Bucci di Carmagnola, professore di filosofìa nell’università di Torino.

Agostino Bucci, torinese, studiò medicina in Padova dove contrasse amicizia col celebre Girolamo Fracastoro. Fu lettore di filosofia prima a Mondovì poi a Torino. Quattro volte fu mandato, per la singoiar facondia, oratore pel duca di Savoia nelle ambasciate d’obbedienza al nuovo papa, e la prima volta a S. Pio v nel 1566. È autore di molte opere in versi e in prosa oratorie, mediche e filosofiche.21

Questo palazzo fu rifatto dopo quel tempo sui disegni del conte di Castellamonte. Nello scorso secolo apparteneva ai marchesi di Caraglio, ora è proprietà della famiglia Matti rolo.

Pio e felice pensiero fu quello del cavaliere Alessandro Paravia, professore d’eloquenza e di storia nella nostra università, nel ricordare con un monumento perenne, quale e quanto ospite nobilitasse men di tre secoli fa il palagio della linea torinese de’