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capo settimo 261

collo un pezzetto di corallo non lavoralo. Tiene colla mano destra un cartellone in cui si legge: Beati qui audiunt verbum Dei et eustodiunt illud.

Appiè del quadro sono segnati il nome del pittore e la data così:


† BARNABAS DE MVTINA PINXT MCCCLXX.


Barnaba di Modena era pittor duretto e scorretto anzi che no; pure meritava di trovar luogo fra gli artisti di quel primo periodo della risorta pittura.

Tavole di ben altro valore sono quelle che pur vi si conservano di Macrino d’Alba. Noterò una Pietà con molte figure, fra le quali si distingue una Sta Lucia di gran bellezza, che è evidentemente un ritratto, ed una mirabile testa di vecchio.

Allato al quadro si vedono, secondo l’uso, i ritratti de’ benefattori che l’hanno fatto dipingere, un uomo ed una donna che, all’abito ed al sembiante, appaiono di condizion rilevata.

Non meno bella è un’altra tavola in cui è raffigurata la Famiglia di Maria Santissima, co’ genitori degli apostoli e cogli apostoli stessi bambini. Affatto leonardesca si direbbe la testa della Vergine madre.

Graziosissimi sono i putti, in diversi atteggiamenti, e sopra ogni altro quello che la leggenda annessa indica per Giuseppe il Giusto.