Pagina:Storia di torino v2 cibrario 1846.djvu/245


capo sesto 241

vicino alla caverna ove si dice sepolto il profeta; con favola manifesta, se s’intende parlare d’una vera corporazion religiosa. Il fatto è, che il tempo e la carta sprecata nell’affermare e nel negare, nell’assalire e nel difendersi, avrebbe potuto consecrarsi a miglior uso.

La cappella di cui parliamo è stata fondata da Ercole Giuseppe Ludovico Turinetti, marchese di Priero, che fu ministro di Vittorio Amedeo ii in Inghilterra, e che a molto maggior fortuna salì poi al servizio degli imperadori Leopoldo u e Carlo vi, essendo stato innalzato al grado di consigliere intimo, di grande di Spagna di prima classe, di cavaliere del Toson d’oro ed essendogli stata procurato, non senza qualche difficolta, anche il collare dell’ordine dell’Annunziata. Giovanni Antonio Turinetti, marchese di Priero, figliuolo di lui che fu generale d’artiglieria sotto Maria Teresa, ed anche ministro di quella principessa in Isvizzera, ha compiuto nel 1744 questa cappella ordinata per testamento del padre, come si raccoglie dall’iscrizione.

Allato a questa cappella si vede quella della Madonnadel Carmine, il cui altare dovea formarsi nel1773 dalla compagnia dell’Abitino, ma con certecondizioni che al convento parver gravose. Onde i Carmelitani lo fecero costrurre a proprie spese suidisegni dell’architetto Feroggio, che non li contentavaappieno, dice il Diario, ma che pur fecero

Vol. II 31