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capo primo, note 19


(5) Jam redititegratur ut foret praestantior cunctis sepia nobilibus hominibus in capite civitatis. — Chronicon Novalic., lib. v, cap. xxvii.

(6) Ammulus, episcopus Taurinensis, qui ejusdem ciuitalis turres et muros peruersitate sua destruxit: fuerat haec siquidem ciuitas condensissimis bene redimita turribus et arcus in circuitu per tolum deambulatorios cum propugnaculis desuper atque antemuralibus. — Chron. Novatic., lib. iii, cap. xxi.

(7) Lib. consil.— La porta Fibellona era allato al castello; onde si chiamò più tardi porta Castello.

(8) Ordinati della città di Torino, num. 79, fol. 15.

(9) Conto del tesorìer generale.

(10) Cambiano, Historico discorso — Monum. hist. patriae. — Scriptores, tom. i, col. 1833.

Non trova appoggio ne’ documenti e negli autori contemporanei quanto si narra dal signor Milanesio intorno ad un bastione di S.Lorenzo, cominciato nel 1461, e finito, nel 1464, da un ingegnere chiamato Canale. — V. Cenni storici sulla città e cittadella di Torino.

(11) Dai libri degli Ordinati, Archivi della città, e dalle informazioni prese sulla vendita del palazzo arcivescovile, fatta al duca nel 1583. Archivi di corte.

(12) La cittadella, quale fu formata da Emmanuele Filiberto, occupava nel 1568 74 giornate, tavole 63 1ꞁ2. Colle aggiunte di Carlo Emmanuele i nel 1697, giornate 93, tavole 15, la cui indennità si liquidò in favor dei Gesuiti, a scudi 35 d’oro la giornata. Archivi camerali.