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Note



(1) 8 luglio 1404. Patto con maestro Nicolino, perchè faccia i merli alle torri di porta Palazzo, e perchè debba claudere el murare fenestras el vaydengas. — Liber consiliorum civitalis Taurini.

(2) Ordinetur quod sindaci depingi faciant nomen Chrispus in palatio comuni, et quatuor portis ciuitalis; item et depingi facere in mercato grani apud S. Siluestrum picturas prò memoria corporis Chrispi, quod inuenlum fuit ibi alias per miraculum. — Ordinati della città, num. 90, fol. 4. — Quest’ordine era già stato dato fin dal 26 d’agosto 1510, ma non pare che fosse stato eseguito. Ed il 19 maggio 1511 s’ordinava parimente che sulle quattro porte della città si scrivesse in lettere d’oro il nome Jhesus.

(3) Risulta da annotazione ms. del Berlola ad un esemplare dell’Architettura del Busca, che gli apparteneva, ed ora è da me posseduto. Le torri furono poi con men felice consiglio concesse ad uso di carceri del Vicariato, in maggio del 1724.

(4) Nell’opuscolo intitolato: Torino nel 1335, sulla fede d’un documento dell’Archivio arcivescovile, del 1271, ho affermato che S. Dalmazzo era extra et prope muros civitatis Taurini. Ora studiando più di proposito questa materia, e trovando molti indizii, anzi prove che m’avvertivano che fin dal 1260, ed anche assai prima S. Dalmazzo era una delle parrocchie urbane, esaminai di nuovo quel documento, il quale contiene la cessione fatta da Gaufrido, vescovo di Torino, ai frati di Sant’Antonio delle chiese di S. Dalmazzo e di S.Giorgio, in vai d’Oc; e trovai che l’indicazione extra el prope muros dovea intendersi della sola chiesa di S.Giorgio, e non della chiesa parrocchiale di S. Dalmazzo.