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212 libro secondo

de’ Pellegrini. Questa compagnia, eretta nel 1577, era stabilita nella chiesa di San Pietro de curte ducis, ed avea lì presso nella via de’ Pasticcieri l’ospizio de’ Pellegrini; acquistata la chiesa di Sant’Agnese, si volse con gran cuore a ricostrurla, a fabbricarsi un oratorio, a murare un ospizio conveniente e capace pei Pellegrini. Non avea rendita, ma sopperiva la pia liberalità de’ confratelli. Due di loro erano meritamente famosi; l’uno, Giovanni Carracha, fiammingo, pittore di Carlo Emmanuele i, con cui fece il viaggio di Spagna, e che lavorava così di gran quadri come di ritratti e di picciole miniature. L’altro, il capitano Ascanio Vittozzi, ingegnere del duca ed architetto, che di molti nobili edilizi sacri e profani abbellì la nostra città. Altri confratelli annoverava, distinti per nascita e per grado, fra i quali il marchese di Lanzo di casa d’Este, marito d’una principessa di Savoia, ed il principe cardinale Maurizio. Quegli fu priore nel 1605, questi nel 1628.

Al Vittozzi fu data la cura delle nuove fabbriche. Negli ultimi anni del secolo xvi l’opera già fervea. L’oratorio nuovo e varie camere dell’ospizio eran terminate nel 1606. La chiesa di nobil disegno durò ancora molti anni. La cupola venne alzata nel 1661. L’altar maggiore, quale ora si vede, fu costruito nel 1702 sul disegno del capitano Carlo Morello.

Pochi anni dopo (1718) la pia generosità de’ confratelli deliberò vestir la chiesa di marmi, e al primo