Pagina:Storia di torino v2 cibrario 1846.djvu/215


capo quinto 211

assai rara che nel 1202 avea due rettori, forse due fratelli, Uberto e Giovanni di Lameria. Era chiesa parrocchiale. In gennaio del 1568 fu unita alla parrocchia di Sant’Agnese la parrocchia di San Benedetto. Non molto dopo il seminario de’ chierici che si era fondato presso la chiesa di Santo Stefano fu trasferito presso Sant’Agnese, e si die ad ufficiare quella chiesetta, poichè il monaco che n’era rettore mai non vi risiedeva, nè spendeva un obolo per mantenerla o per farla servire.

Il seminario contava allora trenta chierici. Rettore n’era un canonico regolare Lateranense; e monsignor Gerolamo della Rovere, arcivescovo di Torino, forniva generosamente del proprio al sostentamento de’ chierici. Cinque solamente stavano, come si chiamava, a dozzina, e pagavano la loro pensione somministrando al seminario una carrata di vino, quattro sacchi di grano e otto scudi l’anno.

Il seminario avea un maestro di grammatica, un maestro di scriver lettere o d’epistolografìa; uno che leggeva il Maestro delle sentenze. I chierici non servivano la cattedrale. Richiesti, accompagnavano con croce propria i corpi dei defunti alla sepoltura. Nel 1588 la parrocchia di Sant’Agnese fu unita alla Metropolitana. Otto anni dopo il Seminario divenuto padrone di Sant’Agnese, vendette la chiesa e la casa alla confraternita della Trinità perchè vi potesse ricostrurre una chiesa più degna, e con essa l’ospizio