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198 | libro secondo |
beneficenza. Tutte v’allignano. Tutte fioriscono. Nè manca mai la mano pietosa che irrori le pianticelle nate appena, nè l’occhio vigile che le difenda. Onde l’ospizio de’ Catecumeni ricevette eziandio dal presidente Giambatisla Lucerna, da Margherita Perdom Lione, da Ludovico Boggetto e da altri benefattori molti doni e legati.
Nel 1645 la confraternita dello Spirito Santo accompagnò al battesimo Bartolomeo Caillot di Ginevra colla moglie e co’ figliuoli. Questo Caillot serviva due anni prima un ministro della sua setta a Ginevra; essendo infermato gravemente in quella città un mercatante di Varallo, e chiamando confessione, un ministro chiamato Rigat andò per dileggio ad udirla, protestandogli che pigliava sopra di se i suoi peccati. Ed avendogli il moribondo lasciato molto danaro per convertirlo in opere buone, ei se li godeva banchettando cogli amici. Mentre sedeva a mensa, beffandosi del povero cattolico defunto, venne alla porta di casa un guerriero armato di tutto punto sopra un cavallo bianco, e domandò del Rigat. Caillot gli recò l’ambasciata, all’udir la quale il ministro si turbò e non volle discendere. Ma esortandolo i convitati ad andar a veder ciò che lo straniero si volesse, s’affacciò alla porta. L’incognito guerriero appena lo vide, gli domandò s’egli era quel Rigat che aveva udita alcuni giorni prima la confessione d’un cattolico di Varallo; nè potendo