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190 libro secondo

stemperati colla farina. Domenico Oliviero morì nel 1755.4

Sopra l’alta e bella facciata del Corpus Domini leggesi un’ampollosa iscrizione che dice:


HIC VBl PROFVGVM CHRISTI CORPVS
SVBDIALEM SIBI STATIONEM OBITER ELEGIT
AVGVSTVM HOC ET MANSVRVM
KVMINI DOMICILIVM CIVIBVS PERFVGIVM
TAVRINENSIS AVGVSTA
CISALPINOS LTE POPVLOS PEPOPVLANTE TABE
PRO CIVIVM SALVTE DEVOVIT
ANNO MDLXXXXVIII


Questa chiesa venne dapprima ufficiata dai Padri dell’oratorio di S. Filippo che dalla casa che aveano nel borgo di Po, vi si trasferirono nel 1653. Ma non avendovi stanza conveniente per dodici religiosi che erano, tornarono sul finir dell’anno seguente alloro convento fuori e quasi in faccia a Porta Castello. Il 5 di gennaio 1655, la Città convenne con sei preti teologi per le ufficiature d’essa chiesa; e l’arcivescovo, con decreto del 13 di marzo, li eresse in congregazione con obbligo di far vita comune.

Abitò questa congregazione varie case; prima accanto, e poi di prospetto alla chiesa; poi nel Palazzo di Città; quindi innanzi a San Domenico. Finalmente nel 1763 fu allogala nella casella che la