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174 | libro secondo |
in principio del secolo xvi presso alle fontane di Sta Barbara, le frequenti pestilenze da cui Torino era contaminata avendone introdotto il culto; e presso a quella cappella s’edificava verso il 1522 uno spedale o lazzaretto per gli appestati.
De’ Disciplinanti di San Rocco stabiliti ad ufficiare in quella cappella si ha memoria del 1520.1
Ma sembra che nelle guerre da cui fu travagliato il Piemonte per oltre a ventanni, nella lunga occupazione francese, tal divozione andasse smarrita; solo risapendosi che nella chiesa di San Paolo i disciplinanti di Sta Croce aveano dedicato un altare a quel santo.
Nel 1598, tra le paure dell’imminente contagio, rinacque la già quasi spenta divozione a S. Rocco. Gio. Giacomo Rapini, a nome d’altre pie persone, espose all’arcivescovo Carlo Broglia il desiderio di formare una confraternita di Disciplinanti sotto l’invocazione di S. Rocco, con facoltà d’uffiziare la cappella della Madonna delle Grazie, secondo la concessione che ne faceva uno dei confratelli, Pietro Francesco Broglia, gentiluomo di bocca di S. A. e patrono d’essa cappella. L’arcivescovo eresse la confraternita per decreto del 7 di settembre di quell’anno. Il 19 dello stesso mese il Senato approvava similmente siffatta erezione.
La pestilenza travagliò crudelmente la città di Torino negli anni 1599 e 1600. Riavutasi appena da