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libro secondo, capo terzo 175

il lato settentrionale di San Gregorio erasi da Bartolomeo Papa costrutta nel 1574 la cappella di Nostra Signora delle Grazie, la quale facea corpo colla chiesa, non essendone divisa che per cancelli di ferro. Il patronato d’essa cappella passò dai Papa nei Molari, e poi nei Broglia, e finalmente, ma solo in parte, nei padri della Compagnia di Gesù.

Innanzi alla chiesa di San Gregorio stendevasi una piazzetta. Al canto di questa chiesa, presso la torre, adunavasi il parlamento generale del popolo per capi di casa (In conclone admasata in angulo Sancti Gregorii).

Poichè, convien rammentare che lasciavano un assai vasto spazio da un lato il Palazzo del Comune che formava verso la strada un angolo rientrante, e l’aperta per cui dalla via di Dora Grossa s’andava sulla piazza del mercato (dell’Erbe), e dall’altro la casa di prospetto a San Gregorio, che non s’avanzava tanto com’ora verso levante.

La chiesa di San Gregorio avea, nel 1584, settecento parrocchiani, e non ne capiva duecento. Aveva un solo altare, picciola e scura sagrestia, ed era malissimo fornita di sacri arredi.

La sua restaurazione, la presente bellezza della chiesa di San Rocco, che fu surrogata a San Gregorio, e ne serba il titolo parrocchiale, è dovuta alla confraternita di San Rocco.

Una cappella dedicata a San Rocco già s’innalzava