Pagina:Storia di torino v2 cibrario 1846.djvu/171


capo secondo 167

chiesa ad usi profani, ne trattò coll’arcivescovo e ne ottenne, mediante i debiti compensi, la facoltà.

La parrochia fu soppressa e le rendite della medesima unite al seminario.

Il novello palagio dei Comune fu disegnato nel 1659 da Francesco Lanfranchi.

La pietra fondamentale fu posta addì 6 di giugno di quell’anno, giorno commemorativo del miracolo del SS. Sacramento, da Giulio Cesare Bergera, arcivescovo di Torino, in presenza di Madama Reale Cristina e di Carlo Emmanuele ii con una ampollosa iscrizione del Tesauro.11

Nel 1665, in occasione del matrimonio di Carlo Emmanuele ii con Francesca di Borbone, era già quasi condotto a termine, onde sulla loggia che ne adorna la facciata fu posta un’iscrizione commemorativa di tale imeneo12 che non ebbe lieto fine, poichè la bella e virtuosa Francese dopo un anno di matrimonio, passò di vita in età d’anni 16 (14 gennaio, 1664).


Et rose elle a vécu, ce que vivent les roses,
L’espace d’un matin.

E il Palazzo Civico uno de’ più notabili edifìzi di Torino; soda ad un tempo e maestosa n’è l’architettura, ricca di marmi e di pietre. Bella è la loggia che n’orna il prospetto sostenuta da quattro grosse