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capo primo | 157 |
Il bel palazzo dove si trova adesso la casa professa de’ padri della Compagnia di Gesù, fu rifabbricato nel 1771. Ivi si tengono la congregazione de’ mercanti e la congregazione de’ nobili ed impiegati; ed anticamente vi si teneva ancora la congregazione degli artisti, piuttosto degli artigiani, che fu trasferita al tempo della dominazione francese nella chiesa di San Francesco. Queste tre congregazioni poste nella casa de’ Gesuiti e rette da loro, rappresentavano a un dipresso tutti gli ordini della società.
La cappella de’ mercanti abbonda di buoni dipinti.
La vôlta che raffigura il paradiso è tutta dipinta a fresco da Stefano Maria Legnani, milanese, scolaro del Cignani e del Maratta ed egregio coloritore.
Le sei statue scolpite in legno e disposte all’intorno sono di Carlo Plura. La tavola dell’altare che rappresenta l’adorazione de’ Magi e le due laterali sono del P. Andrea Pozzi, piuttosto rare che buone, non accomodandosi volentieri quel padre al lento procedere della pittura ad olio, ed amando invece gli affreschi con iscorci e prospettive architettoniche, arte nella quale molto si segnalò, sebbene il suo gusto partecipasse assai de’ difetti di quel secolo tanto ammanierato. Gli otto gran quadri delle pareti laterali sono: il primo a sinistra di mano ignota; il terzo a destra del Pozzi; il quarto di Sebastiano Taricco da Cherasco, felice imitatore di Guido Reni; gli altri sono del Legnani.