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154 | libro secondo |
mese giunse in Torino dal Mondovì il padre Giovanni Andrea Terzo con sette compagni, e pigliò a pigione dal prevosto di Rivalta una casa presso a San Benedetto, ottenendo ad un tempo facoltà d’ufficiar quella chiesa. Con questi principii e co’ soccorsi della Compagnia di S. Paolo fu fondato ed aperto sul finir del 1567 il primo collegio della Compagnia. In quella chiesetta il padre Acosta con un torrente d’eloquenza e di dottrina (sono parole d’una relazione contemporanea) spiegava due volte la settimana i salmi di David alla compagnia di S. Paolo, e tutte le feste orava al popolo con tal concorso, che fu necessario trasportare la predica da quelle angustie alla chiesa di San Dalmazzo. Ed essendo ornai troppo angusta la casa di San Benedetto ai tanti ministeri de’ padri, risolvettero d’occupar la casa Albosco, posta poco lontano tra la chiesa di Sta Croce (la Misericordia) e la cittadella, pagando del proprio agli eredi del Certosino quanto si richiedeva per averla libera.16
L’anno 1567, Emmanuele Filiberto volendo contribuire alla manutenzione del collegio, assegnò al medesimo un’annua provvigione di scudi 200. Nel 1572 Aleramo Beccuti, sempre più innamorato di que’ religiosi, volendo torli dalla casa Albosco, incomoda ed angusta e posta in un angolo della città, die loro in permuta la sua casa paterna presso la chiesa di Sto Stefano dove aveva già dato stanza al generale dell’ordine S. Francesco Borgia, che allora