che l’assalto medesimo; gli errori, gli abusi, le
sciocchezze, le colpe di pochi furono scritte a debito
di tutti; e procedendo più oltre, si negò ai dritti
dei regolari (come dai più avventati e men religiosi
anche alle ragioni temporali della Chiesa in generale)
la pacifica sanzione del tempo, che non può violarsi
senza rovesciar un principal fondamento dell’ordine
politico e civile, e rimetter tutto in questione ed
in confusione. Tali dottrine proclamate con gran
pompa di erudizione, e co’ fulgori e colle illecebre di
uno stile ora splendido e imaginoso, ora spiritosamente
beffardo, avean fatto senso non solo ne’ popoli,
ma anche nei principi, i quali non possono a meno
di risentir l’effetto d’opinioni che, per contenere
nelle cause da cui movono qualche parte di vero e
qualche apparenza di bene, si vanno generalizzando.
Scarse furono dal pontificato di Benedetto xiv
in poi le promozioni de’ regolari alla sacra porpora.
Più tardi Ganganelli, Francescano, era il solo regolare
che facesse parte del sacro collegio; esaltalo
al trono pontificale, non solo non diede il cappello
ad alcun regolare, ma per evitar mali maggiori,
e impaurito forse dalla minaccia d’uno scisma,
si risolvette a suo malgrado a disciogliere il più
famoso, il più potente e il più lungamente ed
accanitamente combattuto degli ordini regolari:
conoscendo del resto ottimamente che niun ordine
regolare è necessario alla Chiesa di Dio, niuno ne