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142 | libro secondo |
de’ santi Sacramenti et osservanza di verginale purità; là il 10 luglio del 1673, Paola Cristina, contessa Birago di Vische, d’anni 38, vera madre della Nostra Chiesa, che a tutta la città fu d’ esempio per tutto il tempo della sua vita. In quella cappella; sotto alla fìnestra, fu deposto, il 4 settembre 1706, il generale Francesco Antonio Nazari, di Novara, colonnello del reggimento di Lorena, ucciso nell’assalto della cittadella; nella stessa cappella ebbe tomba il nestore de’ primi presidenti della R. Camera de’ conti, Gian Angelo Benzo, conte di Pramolo, l’8 di novembre del 1762, in età d’anni ottantasette.
Nella cappella di Sta Rosalia è sepolto D. Emmamiele de’ principi Valguarnera, siciliano, cavaliere dell’Annunziata, e gran ciambellano, morto in gennaio del 1770.
In San Dalmazzo fu similmente sepolto il 25 di agosto del 1636 l’eccellentissimo signor Ludovico Tesauro, figliuolo forse del presidente Antonino, autore dell’opera intitolata: Novae decisiones Senatus Pedemontani, e nipote del protomedico Antonio, cbe servì Carlo iii ed Emmanuele Filiberto, e cominciò la fortuna di sua casa.
Nel coretto laterale allo scurolo della Madonna di Loreto dalla parte dell’evangelo è sepolto Gian Tommaso Terraneo, morto nel 1771, autore dell’Adelaide illustrata; uomo di mente acuta e di fino giudizio: il primo che pigliasse ad illustrare con sana critica