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capo sesto 121

dove ora si è fabbricalo un quartiere, a breve distanza dalla parrocchiale.8

Una delle rarità, non solo della cittadella, ma dell’Italia, era la stupenda cisterna, così vasta, e con tal arte disposta, che i cavalli per opposte rampe scendevano all’abbeveratoio e risalivano. Un pozzo simile a questo era stato prima fatto in Orvieto da Antonio da San Gallo per ordine di papa Clemente vii.9 La cisterna torinese fu dagli Austriaci, nel 1800, riempiuta di cadaveri, e convertita in sepolcro.


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