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capo quinto 101

monastero di Sta Maria Maddalena, composto d’alcune fra quelle che, dopo d’essere state migliorate nel Rifugio, bramano di consecrarsi a Dio. Devono fare lunghissima prova, ed in capo a sei anni di perseveranza s’ammettono a far i voti. Queste religiose penitenti sono le institutrici delle giovanette.

Presso ai suddetti edifizi, la stessa mano pietosa fabbricò uno spedale per fanciulle inferme, che è stato aperto pur ora. In altro luogo, cioè nella scesa della via della Consolata sul viale del nord, la marchesa di Barolo ha costrutto la casa religiosa di Sant’Anna, ove dalle Suore di Sant’Anna da lei fondate, si da educazione a circa 80 fanciulle oneste, le cui famiglie possano pagare la tenue pensione di lire quindici al mese.

Queste medesime Suore si distribuiscono a far da maestre: 1° in due sale d’asilo in casa Barolo, una pe’ maschi e l’altra per le femmine; 2° in due altre simili sale d’asilo stabilite dal Re presso le torri; 3° in due altre fondate da Sua Maestà la Regina nel borgo di Dora; 4° in una scuola di fanciulle fondata dalla stessa marchesa in Altessano; 5° in una scuola di fanciulle da essa fondata a Viù; 6° in una scuola fondata a Santena dai marchesi di Cavour.

Ed è appunto instituto di queste Suore spargersi ne’ villaggi dove fosser chiamate.

Recentemente nuove abitazioni si sono aggiunte ni monastero di Sant’Anna, col disegno di fondarvi