Pagina:Storia di torino v2 cibrario 1846.djvu/100

96 libro primo

ingrossato. In queste ricerche erasi già consumato un’ora, e niuno più s’aspettava di rinvenir altro clic un cadavero lacerato e deforme, quando alla madre parve di vedere una matrona di celesti sembianze, che, dispiccatasi dal pilone, e camminando sulle acque fino a mezzo del fiume, si chinasse in atto di stender la mano a persona che là naufragasse. Ed ecco in quell’istante alzarsi dal mezzo del fiume, a vista di tutti, la fortunata fanciulla, e starsi ferma come una statua in mezzo all’impeto dell’acque, che le fremean d’intorno, gridando le centinaia di spettatori raccolti sopra le sponde: miracolo, miracolo! Le giunse intanto vicino una barchetta che la raccolse, e viva e sana la ricondusse alla riva.

Questo prodigioso successo, così pubblico, così evidente crebbe sì fattamente la divozione verso l’imagine dipinta su quel pilone, che subito colle offerte de’ fedeli si costrusse una cappella, in cui fu racchiuso, e poco dopo si cambiò la cappella in chiesa, abbondando singolarmente in doni Madama Reale Cristina di Francia, che fe’ l’altar maggiore di fini marmi, ed arricchì di preziose suppellettili la chiesa; il principe Maurizio di Savoia, Madama Reale Maria Giovanna Battista, e la regina Anna d’Orleans, la quale una o più volte la settimana solea recarsi a piedi, nel 1697 e 1698, al Santuario, implorando dal cielo, per intercession della Vergine, conforto di prole mascolina, che poi le nacque in maggio del 1699.