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78 libro primo

l’anno 615 morì, dopo d’aver accolto con singolar favore S. Colombano, celebre abate benedittino che venne d’Irlanda in Italia e che, protetto da Agilulfo e da Teodolinda, edificò il monastero poi tanto fa­moso di Bobbio negli Apennini l’anno 612.7

Durante il regno di Agilulfo erano sopravvenute nel vicino reame di Borgogna molte variazioni. Gontranno re era morto nel 595, lasciando lo Stato al nipote Cbildeberto re d’Austrasia. Moriva tre anni dopo Childeberto; ed i suoi figliuoli, Teodorico e Teodeberto, partivansi lo Stato paterno. A quest’ul­timo l’Austrasia e la Provenza spiccata dal regno di Borgogna; al primo toccava il resto del reame di Borgogna. Ora Teodorico che, come re di Borgogna possedeva, come abbiam veduto, le valli d’Aosta e di Susa, seguendo l’antica usanza di conformare alle divisioni politiche la circoscrizione delle diocesi, non volendo che i suoi sudditi della valli di Susa e di Mati (Lanzo) obbedissero, come allora facevano, al vescovo di Torino, al vescovado poco prima eretto dal re Gontranno nel concilio di Chalon a S. Giovanni di Moriana, soggettò non solo quel popolo transalpino ma anche le due valli italiane che obbedivano ai Franchi.

Reggeva allora la cattedra torinese Ursicino, il quale dai Longobardi mezzo idolatri e mezzo ariani era stato verosimilmente nell’impeto stesso della conquista cacciato dalla sua sede e condotto fra