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capo settimo | 63 |
dell’eunuco Narsete, riuscì a spegnere la potenza de’ Goti, era assai men virtuoso di quelli, e i Greci di Romania, corrotti e corrompitori, crudelmente lascivi e lascivamente crudeli, spesso empi, facilmente eretici, e sempre dialetticanti e teologizzanti, furono l’ultima rovina delle nostre contrade, che diè presto occasione all’altra maggior ruina, che fu l’invasione de’ Longohardi nel 568.
Certo se i Goti fossero stati cattolici e non ariani si sarebbero meglio italianizzati, non avrebbero ispi rato tanta ripugnanza ne’ popoli, ed avrebbero colla forza che hanno in sè le nature adolescenti e non evirate dai vizii e dalla mollezza potuto, piucchè niun’altra gente, ristorar le sorti d’Italia.