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documenti 521

S. A. R. informata della servitù resa dal marito della vedova supplicante, e commiserando al povero stato della medesima, manda all’uffizio generale del soldo di far gioire alla supplicante suddetta di due razioni di pane 1 al giorno, sua vita natural durante.

          Torino, li 26 gennaio 1707.

Sottoscritto: Di Cavoretto, Referendario
d’ordine di S. A. R.          


FINE DEI DOCUMENTI.

  1. Questa povera rimunerazione, che ritrae della semplicità de’ tempi, non fu la sola che ricevesse la famiglia del Micca; la quale ogni volta che ebbe ricorso alla munificenza Sovrana, ottenne abbondanti sussidii. L’ul­timo dell’agnazione dell’eroe piemontese morì, or son pochi anni, distinto con grado militare, e con soldo corrispondente dal re Carlo Felice. Non potendosi rimunerare la persona del Micca, si può dire che i sovrani ne pigliarono in perpetua ed efficace protezione la famiglia. Non nego che più bella e più degna opera sarebbe stata educare il figliuolo di Pietro Micca; somministrargli il mezzo di portar con onore il gran nome del padre. Imperocché, chi più nobile del Micca? … Molti nascono nobili, ma pochi muoiono nobili. E nobili come Pietro Micca, quanti? …