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484 | libro sesto |
che avean godute per due, per tre, per quattro ed anche per più generazioni, solo perchè non potean provare d’averle acquistate a titolo oneroso.
Aggiungasi che, in affari di natura tanto odiosa, si procedette con tale vivezza, che ne’ primi giorni, dacché fu instituito il magistrato straordinario, si fecero 800 citazioni. E che il re, de’ principali avvocati del foro torinese conquistò la dottrina e l’eloquenza, sollevandoli a cariche di magistratura. Cotti fu avvocato generale, Beltrutti procuratore generale, Caissotti e Bogino sostituti.1
Come Emmanuele Filiberto, Vittorio Amedeo a tulli i rami di governo applicò o preparò utili riforme, compiute poi da Carlo Emmanuele ni, suo figliuolo e successore. L’università degli studi, la cui fama era molto scaduta, e che era allogata in case cattive ed oscure avanti S. Rocco, pose in più degna sede, nella via di Po; e, ciò che più monta, di professori elettissimi la rifornì, chiamati dalle altre province d’Italia e dalla Francia. Fu riaperta l’ 11 di novembre del 1720.
Questo principe, di voglie così assolute, e tanto amico del comando, che alcuna volta tentò d’ingerirsi fin ne’ giudizii, de’ quali sacra debb’essere ed inviolata l’indipendenza, nel 1730 pigliò improvviso consiglio di scendere volontariamente da quel trono che per’opera sua sfavillava di tanta gloria.
L’imperatore Carlo vi, non avendo prole maschia,