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440 libro sesto, capo primo

un corpo corrotto, e già quasi incancrenito, non attende al dolore, ed alla perturbazion momentanea che il rimedio cagiona, e mira soltanto al risultamento finale. Ed è questo risultamento nella riforma total dello Stato, che più ancora delle vinte battaglie fa comparir grande a’ miei occhi Emmanuele Filiberto.

In così fatta rinnovazione d’ogni civile instituto, la città di Torino patì minori mutazioni d’ogni altra. Imperocché conservò, e conserva non solo il privi­legio d’eleggere il vicario, i sindaci ed i consiglieri, ma quello ben più raro d’amministrarsi da se me­desima, senza intervento d’alcun ufficiale regio; nel che ha proceduto e procede con misura, e con ge­nerosità.

Nel secolo xvii pigliarono i consiglieri il titolo di decurioni; al quale alcuna volta aggiungevano quello di conti di Grugliasco.