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412 | libro quinto |
maestro Giovanni l’uso gratuito d’una casa per anni dieci.3
Nel 1458 il nobile Antonio de Strata, cittadino torinese, aveva inventato un meccanismo, mosso dall’acqua, pel pulimento e la forbitura del ferro.4
Nel 1590 ebbero i savi del comune laudevole desiderio che in Torino si fabbricassero i panni necessarii all’uso degli abitanti, dier commissione ad alcuni principali cittadini d’avvisar ai mezzi opportuni. Ma per allora si rimasero, a quel che pare, col desiderio. Le guerre continue, le civili discordie, le fami, le pestilenze troppo male s’accordavano co’ progressi dell’industria.
Nel 1518 s’allettò con privilegi maestro Ambrogio da Milano a stabilir in Torino una fabbrica di panni di seta. E poco dopo il comune chiamava altresì da Racconigi Bartolommeo Gallo maestro di lavorar velluti. Così preludeva la città di Torino a que’ più poderosi miglioramenti che, cinquant’anni dopo, procurava con effetto corrispondente ai maggiori mezzi di cui disponeva il grande Emmanuele Filiberto.
La carta di stracci, che fin dalla metà del secolo xiii era stata surrogata a quella di cotone più morbida, ma di fibra assai più debole, e perciò di minor durazione, lavoravasi in Torino fin dal principio del secolo xv, e probabilmente poco dopo lo stabilimento dell’Università. Giacomo Berrà di Caselle nel 1440 otteneva una derivazione d’acqua ne’ colli torinesi,