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386 | libro quinto, capo quinto |
della città; e dal 1578 si chiamò spedale di S. Giovanni e della città di Torino.5
Degli espósti, fin da’ tempi più antichi; pigliava cura il comune, e facea loro insegnare un mestiere; e le fanciulle, quando andavano a marito, solea sussidiar d’una dote.6 Agli usciti di senno non s’apriva nissun ricovero. Erano custoditi dai parenti, se agiati; fatti ludibrio della plebe, se poveri. Alcuna volta per pazzi furiosi il comune appigionava una casa, dove fosser rinchiusi.
Ancora ai padri di duodecima prole concedevano i savi privilegio d’immunità.