Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
libro quarto, capo sesto | 307 |
esser fiorente. Quando Carlo iii prese lo scettro, viveano tre duchesse vedove, le quali, secondo lo stile, teneano con ragion di doario o di pension vedovile le migliori terre della monarchia. Bianca, vedova di Carlo i, usufruiva non poche terre in Piemonte, Margarita, vedova di Filiberto ii, la Bressa, parte del paese di Vaud, Faucigny e la contea di Villars; Claudia, vedova di Filippo ii, il Bugey. A questa inoltre, come madre del duca regnante, conveniva dar modo di tener più grande Stato. Inoltre, Luisa di Savoia, figliuola di Giano conte del Genovese, occupava la miglior parte del Ciablese ed alcune terre nel paese di Vaud.
Le rendite ducali giù tanto assottigliate dovettero sopportar nuove spese. Il marchese di Rothelin, conte di Neufchâtel, domandò le doti di Maria di Savoia sua moglie. Dicono le memorie del tempo che chiedea troppo, e non avea ragione. Ma era protetto dagli Svizzeri, e bisognò pagare. Erano gli Svizzeri in fama di terribili soldati; eran forti. Cercavasi a gran prezzo il loro aiuto: ed essi lo vendevano, sia che si trattasse solo d’impaurire od anche di combattere. La casa di Savoia aveva antiche leghe con loro; abbiam veduto e vedremo come mantenesser la fede.
Poco dopo un Fumo, segretario ducale, fabbricò lettere false di supposti crediti di Berna, di Friborgo e d’altri cantoni verso Savoia; essi, armati di quei