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Se riusciva di acquistare Galeazzo Maria per ostaggio, potevasegli far comperare la libertà e il ducato con qualche notabile sacrificio. Malgrado il cambiamento del vestito e della condizione, convien credere che egli venisse riconosciuto, poichè, attorniato da una turba di persone, appena ei potè ricoverarsi nell’asilo di una chiesa; ed ivi dovette starsene tre giorni interi; e la seguente notte poi, mercè la cura di un fedele suo domestico, potè sottrasi colla fuga, e proseguendo il suo cammino per dirupi e balze non frequentate potè finalmente ridursi in salvo. Pare impossibile che, malgrado il ritardo de’ tre giorni dell’asilo, Galeazzo Maria fosse in Milano dodici giorni dopo la morte del duca: ma io credo che sino d’allora vi fossero stazioni regolate pel cambio de’ cavalli; tanto più che non si sarebbero potuti altrimenti trasmettere sollecitamente gli avvisi dall’armata ch’era nel Delfinato. Il nuovo duca Galeazzo Maria fece la solenne entrata per Porta Ticinese il giorno venti di marzo del 1466. Tutto lo Stato di Francesco Sforza, composto di quindici città nominate disopra, passò al nuovo duca Galeazzo Maria Sforza. (1467) I sovrani lo riconobbero. Il duca di Savoia, poichè vide il duca Galeazzo assicurato sul trono, pensò a stringere non solamente amicizia, ma parentela con esso lui. (1469). Si conchiusero le nozze; e il duca Galeazzo Maria sposò la principessa Bona di Savoia, il giorno 6 di luglio dell’anno 1468. Una sorella della duchessa Bona era sul trono di Francia; e per tal guisa Galeazzo Maria Sforza, nato in Fermo nella Romagna, il di cui avo cinquant’anni prima era un avventuriere, divenne cognato del re di Francia.