Pagina:Storia di Milano II.djvu/65

Molgora e il fiume Lambro. Questo canale è sostenuto dapprincipio da un argine grandioso di pietra sino all’altezza di 40 braccia sopra il fondo dell’Adda. La lunghezza del canale e è circa di 24 miglia. Il torrente Molgora vi passa sotto un ponte di tre archi di pietra. Il Lambro vi sbocca dentro ad angolo retto, ed a foce aperta con tutte le piene, si scarica dalla parte opposta. Il canale, quale fu fatto dal duca Francesco, era più ristretto di quello che ora noi lo veggiamo, e venne adattato a questa più comoda guisa l’anno 1573. Il Naviglio sfogavasi per l’alveo del torrente Seveso, nè entrava allora nella fossa della città, siccome per opera di Lionardo da Vinci si eseguì con somma maestria l’anno 1497, introducendovi sei sostegni ossia conche, invenzione allora novissima, e per mezzo di cui le barche ebbero il passaggio dal nuovo canale all’antico. Nondimeno, porzione dell’acqua cavata dall’Adda e condotta nel nuovo canale, entrava