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l’amicizia di Cesare, e richiamò le sue truppe.

Intanto che il pontefice, seguendo il suo costume, si piegava a nuovo partito a seconda degli avvenimenti, l’esercito della Lega, reso potente pei successivi rinforzi pervenutigli, si lusingava di espugnar Milano colla fame, cingendola da più lati per chiudere ogni adito alle vittovaglie, quando seppe che Giorgio Frandsperg nel Tirolo radunava un armamento in soccorso degli Imperiali; il quale infatti nel mese di novembre discese dal Tirolo in Italia con tredici in quattordicimila fanti tedeschi, radunati colle promesse di gran preda; e per il Mantovano giunse a Borgoforte sulla riva del Po. Cambiaronsi allora le speranze dei Collegati, e passarono dalla guerra offensiva alla difensiva, in modo che il duca d’Urbino, lasciati in Vaprio i Francesi e gli Svizzeri sotto il comando del