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Qualche notizia ne ebbe anche il Moro, leggendosi nella cronaca del Grumello: Essendo una sera Ludovico Sforcia in camera sua, in Novara, poco prima di essere preso, giocando a scacho con Franchasso Sanseverino; et essendo in epsa camera Almodoro, suo favorito astrologo, et Jo. Stephano Grimello co’ suoi fratelli, gionse una spia a lui, quale li parlò in le orecchie uno poco di tempo, che niuno intendere poteva. Giochando epso Ludovico Sforcia alzando gli occhi a lo Almodoro astrologo, disse queste parole: - Almodoro, Johane Jacobo Trivulcio ha dicto che, avanti passino giorni quindici, sero prigione del Gallico Re; che dicesi da voi? Dette risposta Almodoro che il Trivulcio non diceva vero, perche non si ritrovava alcuno pianeto per il qual si potesse coniecturar tal cosa che sua Signoria havesse ad esser prigione, anzi victoriosissimo. Giunse agli Svizzeri sforzeschi il divieto sovrano che proibiva loro di battersi. L’armata francese, il giorno 4 di aprile, si pose in marcia e si collocò un miglio distante da Novara, in modo da impedire al duca ogni soccorso di viveri. I Francesi gli presentarono la battaglia; e il duca non sapeva comprendere come ciò fosse, poichè, dal decreto recato agli Svizzeri suoi, vedevasi che un consimile ordine contemporaneamente si spediva agli Svizzeri nemici. Tentò varie strade per far notificare agli Svizzeri della Francia l’ordine dei loro sovrani, ma la vigilanza de’ Francesi lo impedì. Non aveva provvisione di viveri in Novara; e forz’era sloggiare i Francesi, per non perirvi di fame. Invano il duca chiese agli Svizzeri il loro aiuto, che nol potevano prestare senza fellonia. Essi soltanto si offersero a schierarsi bensì in ordine di battaglia, acciocch’egli