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storia di milano. capo terzo 61

arcivescovo di Milano, solennemente lo incoronò. Ma nell’anno seguente Stefano V, sommo pontefice, solennemente incoronò imperatore Guido, duca di Spoleti. E l’uno e l’altro di questi due principi per parte di madre discendevano da Carlo Magno. Oltre questi due, che si disputavano la signoria del regno italico, scese dalle Alpi il re Arnolfo, conducendo un’armata per sostenere la elezione fatta dai Tedeschi. Per diciotto anni di seguito è difficile l’assegnare a quale de’ tre pretendenti obbedisse l’Italia. Milano fu soggetta a Berengario, che risedeva in Pavia ed in Monza; poi si diede ad Arnolfo; poi fu conquistata dal figlio di Guido, che fu l’imperatore Lamberto. Arnolfo venne incoronato imperatore da papa Formoso, e così passarono gli anni sino al 906 fra i rivali imperatore Arnolfo, imperatore Lamberto e re Berengario, al quale ultimo cedettero i due competitori. Fra questi torbidi andava cautamente schermendosi il nostro arcivescovo, e cogliendo le occasioni d’ingrandirsi e di rendere sempre più importante la sua influenza nel regno d’Italia.

Nell’occasione in cui l’imperatore Lamberto conquistò Milano, accadde un fatto che merita luogo nella storia. Milano erasi data ad Arnolfo, ed era per lui custodita dal conte Maginfredo. Il re Arnolfo, che ancora non aveva il titolo di augusto, erasi allontanato dall’Italia, quando Lamberto augusto mosse le sue forze per sottomettere la città. L’onorato conte Maginfredo non volle abbandonare vilmente il suo posto, e si pose a sostenere l’assedio, il quale, per l’assenza del re, terminò finalmente con la conquista. L’imperatore Lamberto fece tagliare la testa al conte; nè pago ancora, volle punita la fede e il valore del padre anche in uno de’ suoi figli e nel genero, privati