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ma Barnabò non era meno appoggiato ad illustri e potenti parentele. Barnabò ebbe tanti figli, che (omettendo i bambini ed i fanciulli periti) se ne contarono trentadue, de’ quali quindici legittimi, nati dalla signora Beatrice della Scala, da altri chiamata Regina della Scala. Barnabò aveva date le sue figlie in matrimonio a potenti signori. La casa d’Austria, la casa di Baviera, il re di Cipro, la casa di Wirtemberg, la casa di Turingia, i Gonzaghi avevano delle principesse figlie di Barnabò. La principessa che entrò nella gloriosissima casa d’Austria si chiamava Verde Visconti. Ella sposò il duca Leopoldo. Questo principe, giovine di quattordici anni, venne a Milano l’anno 1365, ed il giorno 23 di febbraio celebrò le sue nozze nel palazzo del signor Barnabò Visconti, presso San Giovanni in Conca. Barnabò diede in dote alla figlia centomila fiorini. Indi andarono gli sposi a Vienna; e da queste nozze discende l’augusto sovrano, che ora, per nostra felicità, domina su questo Stato. Chi bramasse più minute notizie di queste memorabili nozze (per le quali il sangue de’ Visconti, sublimato a più elevata condizione, e depurato colla virtù e colla beneficenza di quattro secoli, trovasi attualmente sul trono, dal quale i Milanesi ricevon legge) vegga il nostro conte Giulini, che ne ha pubblicati i monumenti sinora inediti.

A fronte d’uno zio terribile, stavasene circospetto ed attentissimo il conte di Virtù. Milano, siccome dissi, era divisa in due padroni: Galeazzo II possedeva il castello di Porta Giovia, cioè il castello che ancora in parte internamente sussiste; e Barnabò possedeva un altro castello alla torre di Porta Romana, di cui veggonsi anco oggidì le vestigia dalla parte del Naviglio. Il conte di