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e parco nel parlare, ma eloquente e colto nel poco che diceva. Il Corio sarebbe un cattivo giudice del colto ed eloquente modo di parlare. Galeazzo fece perdere lo Stato alla sua casa colla sua imprudente condotta vivendo suo padre. Perdette Piacenza per avere imprudentemente tentata la signora Bianchina Landi. Lasciò per più mesi in preda al saccheggio militare Monza, che avrebbe potuta liberare al momento, ascoltando un opportuno parere; tutto ciò dimostra che prudente era ben poco. Il carcere di Monza non lascia luogo a crederlo sensibile ed umano. Non sappiamo che egli abbia commesse crudeltà; ma nemmeno ebbe egli mai sicurezza bastante per commetterle; e forse per la sua gloria è un bene ch’ei non abbia mai posseduto senza contrasto il sommo potere; onde dobbiamo collocarlo nella classe numerosa ed oscura de’ principi di nessuna fama. Ei venne tumulato in Lucca, ove il suo amico Castruccio ne fece celebrare la pompa con magnificenza.

Lodovico il Bavaro, entrato che fu in Roma, intese come nuovamente papa Giovanni XXII dalla Francia l’avesse scomunicato, e dichiarato illegittimo cesare. Quindi, vedendo anche il popolo di Roma assai malcontento del papa, che stavasene in Avignone, sentenziò che il papa Giovanni (ch’ei non altrimenti nominava se non col suo primo nome, cioè Giacomo da Euse, e come altri dicono, d’Ossa), come scismatico, profano ed eretico, era cassato, rifiutato; e che non più alcuno dovesse riconoscerlo per pontefice. Poscia, il giorno 12 maggio 1328, radunatisi in San Pietro