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podestà sono le due più antiche magistrature che ancora ci rimangono. Il podestà cominciò coll’anno 1188; e poco manca a compiere il sesto secolo dalla sua instituzione, e i dodici di provvisione contano l’antichità di cinque secoli già trascorsi.
Il carattere di Ottone Visconti era assai meno moderato di quello di Napo Torriano. Cercò ed ottenne l’arcivescovo che l’imperatore Rodolfo facesse lega con lui, quantunque avesse fatto morire entro di una gabbia il suo vicario creato dieci anni prima. Ma l’influenza dell’Impero, dopo le seguìte vicende, era assai debole nell’Italia, e conveniva cogliere ogni opportunità per acquistare appoggio. In ciò Napo ed Ottone palesarono ambizione uguale; ma Ottone Visconti con maggior impeto si volle mostrar prepotente. Egli bandì le famiglie che gli erano sospette, e fece diroccare le case de’ signori da Soresina. Poscia, disgustatosi del figlio adottivo, fece diroccare parimenti le case di Guido Castiglione. Indi, dopo una concordia giurata, l’arcivescovo istesso a tradimento s’ìmpadronì di Castel Seprio, e distrusse quella ròcca, celebre per la tradizione che in quel luogo eminente avessero collocata la prima loro sede gl’Insubri, e celebre non meno per la fortezza del luogo medesimo; e fece porre negli statuti: Castrum Seprium destruatur, et destructum perpetuo teneatur, et nullus audeat vel presumat in ipso monte habitare; e questo statuto è stato obbedito finora. Il Calco, scrivendo di quei tempi e di Ottone, c’insegna: Cum suspicionibus plena omnia viderentur, nova etiam consilia vicatim agitari dubitabat, proindeque armatas cohortes die noctuque circumire urbem, et ne conventus inter cives fierent