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sopra d’ogni altro avvenimento più doveva spiacere a Roma, era appunto che alcuna famiglia s’innalzasse ad ottenerlo. Questa fu la base della politica de’ sommi pontefici; e la storia seguente ci farà conoscere quanti ostacoli abbia sempre posti la corte di Roma all’ingrandimento, prima dei signori della Torre, poscia dei signori Visconti, che Roma istessa aveva da principio favoriti, per abbassare con essi il potere de’ Torriani.
(1261) L’origine della grandezza della casa Visconti si può fissare all’anno 1261: non già che io intenda per ciò, ch’ella da prima fosse oscura affatto od ignobile, il che sarebbe falso. Già accennai un celebre Ottone Visconti al capitolo sesto, che morì in Roma centocinquant’anni prima di quest’epoca. Accennai pure altro di simil nome, console della città, assediata dall’imperatore Federico cent’anni prima. Ma l’origine di sua grandezza non ascende più in là: perchè, sebbene ella si fosse già condecorata con feudi ed antichi privilegi, sebbene ella si fosse già illustrata col valore di qualche suo antenato, nulla era di più che una delle famiglie nobili e generose, ma non potente nè ricca nè in condizione di lasciar prevedere la grandezza a cui rapidamente ascese; diventando poi, non solamente sovrana della sua patria, ma in meno d’un secolo regnando sopra venti altre città, e dilatandosi poi poco dopo alla grandezza di aspirare al regno d’Italia e possedere trentacinque città, fra le quali le più floride della parte settentrionale d’Italia, come vedremo. Colla fortuna de’ Visconti crebbe l’adulazione, e i genealogisti ammassarono le più grossolane menzogne, le quali vennero poi accettate con rispetto e credulità. Di ciò accaderà in seguito occasione di accennarne qualche cosa di più; ora conviene indicare come nacque la fortuna dei