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rozzi, doveva essere la ripartizione più facile e breve del tributo. Così, per liberarci dall’invasione degli Ungheri nell’anno 947, s’impose la tassa straordinaria di un denaro a testa, a cui vennero assoggettati anche le donne ed i fanciulli. I telonei sono antichissimi, ed era il tributo che pagava la merce nell’entrare nella città e nel distretto. In origine pagavasi tanto per ogni carro e tanto per ogni bestia da soma; ed è assai probabile che venisse questo assegnato alla conservazione e al rifacimento delle strade che, dal passaggio a cui erano destinate, ricevevano i mezzi per mantenersi. Col progresso del tempo si fece poi riflessione alla sproporzione intriseca di questo carico, per cui aggravavasi un carro di paglia ugualmente come un carro di panni lani; e si passò a formare una tariffa che, avendo per norma il valore della merce, vi regolava proporzionatamente il tributo. Nel 1216 questa tariffa vi era. Vedemmo già al capitolo quarto come da prima l’arcivescovo ne ricevesse i prodotti. Ora colle condizioni medesime era passata alla comunità de’ mercanti, i quali avevano il peso della custodia e manutenzione delle strade; essendo essi obbligati a risarcire con quel fondo i danni che venissero a soffrire le merci, anche pei furti commessi sulle pubbliche strade. Abbiamo stampata, colla edizione del 1480 dei nostri statuti, anche la tariffa pubblicata nel 1396, in cui vennero tassate le merci in ragione di dodici denari per ciascuna lira di valore, sia il cinque per cento, senza distinzione alcuna di merci. Ne’ tempi più colti si vede che la tariffa in origine, oggetto di mera