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capo primo | 9 |
stigliana, nata dall’invasione de’ Romani, e poscia degli Arabi. Questi fatti ci mostrano che ogni parte della terra ha sofferte le vicende di essere invasa da straniere popolazioni, che vi si piantarono, siccome i Galli antichissimamente fecero, in questo paese; ma per qual motivo questo accadesse, non ce lo può dire la storia, che in Italia non riascende sino a que’ tempi.
Della etimologia di Milano vi sono pure varie opinioni; oltre quella accennata dei due capitani Medo ed Olano, v’è chi la deriva dal Tedesco Mayland (così chiamasi Milano in Germania), e questa voce significa paese di maggio, paese di primavera; denominazione che veramente conviene poco ad una provincia in cui gli aranci non reggono scoperti, e in cui ne’ sei mesi dell’anno che cominciano in novembre e terminano al fine d’aprile, l’altezza media del termometro è al disotto del temperato, e dove in quella metà dell’anno la terra è soggetta al gelo ed alle nevi. La più comune sentenza fa nascere la voce Mediolanum da un mostro che si vide nel luogo in cui è fabbricata, e questo mostro era un porco mezzo coperto di lana; Claudiano così credette, ove, cantando le nozze dell’imperatore Onorio celebrate in Milano, ci rappresentò Venere che, abbandonando Cipro, passa sul mare e si porta a Genova, d’onde, superati di volo i gioghi dell’Appennino, discende verso Milano.
- ad moenia Gallis
- Condita, lanigerae suis ostentantia pellem.
Della opinione medesima si mostrò Sidonio Apollinare, il quale, annoverando le città più illustri, così volle indicarci Milano:
- Et quae lanigero de sue nomen habet.